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Galleria fotografica Ercolano in Italia

Tipico esempio di casa ad Ercolano.

Al lato sud dell'antica Ercolano, si delineano suntuose case con splendide vedute e accanto a queste ricche dimore sorgono anche case di dimensioni minori , simbolo delle differenti condizioni economiche e sociali in cui versava la popolazione. Le case di Ercolano sono composte da due piani superiori, accessibili tramite scale, e stanze illuminate da finestre che danno sulla strada; la struttura in foto è uno dei più antichi esempi di unità inamovibile.

Foto della "Casa dell'Atrio a Mosaico" e la "Casa del Cervo"

Secondo la leggenda, questo insediamento greco fu fondato da Ercole (da qui il nome). In seguito essa passò sotto il dominio sannita e poi quello romano. Il destino della città coincise con quello di Pompei: distrutta da un terremoto nel 63 d.C., essa fu completamente sepolta nel 79 d.C. dall'eruzione del Vesuvio. A differenza che Ercolano fu sepolta da un fiume di fango vulcanico, e non dalle ceneri e da pietre di tufo che invece caddero su Pompei.

Alcune tra le più suntuose case di Ercolano.

Riscoperta nel 1709, scavi amatoriali di Ercolano furono portati avanti a intermittenza fino al 1874. Molto del materiale rinvenuto venne trasportato nel Museo Reale di Napoli. I veri e propri lavori archeologici iniziarono nel 1927 e gli scavi continuano ancora oggi. Entrando ad Ercolano, si incontra prima di tutto la Casa d'Aristide. Nell'immediata vicinanza c' è Casa d'Argo, un esempio ben preservato di casa appartenuta a una nobile famiglia romana, dotata di giardino con un colonnato, un triclinium ( sala da pranzo) e un ingresso solo parzialmente dissotterrato.

Un particolare delle colonne della casa sul Decumano Massimo

Grazie ad accurati lavori di scavo gli archeologi hanno rinvenuto strutture in legno degli edifici, le ante delle finestre e il montante delle porte. Le strade di Ercolano presentano raramente solchi consumati dalle ruote di pesanti carri. La città di Ercolano era dotata di un eccellente sistema fognario. Un sistema sotterraneo traspostava acqua piovana. Rispetto a Pompei, era più pulita e tranquilla.

Una delle antiche fontane sul Decumano Massimo.

Il sito si suddivide in 11 isole o insulae. Le due strade principali, i Decumani, si incrociano con diversi cardi. Si dice che Ercolano sia la "città di Ercole" e che Ercole la creò durante il suo ritorno dalla Spagna. Essa si affaccia sul golfo di Napoli, e dista solo pochi chilometri dal Vesuvio. Migliaia di anni fa, questo vulcano eruttò sotterrando Ercolano sotto strati di cenere che hanno contribuito alla sua conservazione attraverso i secoli.

Una veduta della Casa dei Cervi.

Accessibile dal Cardo IV, la Casa del Cervo è probabilmente la più imponente delle dimore nobili. La villa, costruita intorno a un cortile centrale, è decorata con diversi affreschi, nature morte e da gruppi marmorei di cervi assaliti dai cani. In una delle stanze fu ritrovata una statua di Ercole ubriaco (adesso si trova al Museo Archeologico di Napoli). Ercolano è ingiustamente meno famosa della vicina Pompei dal momento che lo stato di conservazione degli edifici è generalmente molto superiore. Essa fu sepolta durante la stessa serie di eruzioni che distrussero Pompei, ma fu distrutta da una colata piroclastica (fango) che ha consentito il ritrovamento di strutture e oggetti di legno carbonizzati che danno una chiara idea della vita romana a quei tempi.

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